Uso responsabile dell'acqua
L’Italia sta vivendo una delle peggiori crisi climatiche da 70 anni a oggi.
Le temperature particolarmente calde registrate nei mesi di maggio e giugno hanno creato problemi gravi all’agricoltura. Al momento non si registrano particolari problemi per l’acqua a uso civile (acquedotto), anche se in alcuni territori della Lombardia qualche criticità si fa sentire, soprattutto dove la fornitura di acqua è assicurata dalle sorgenti prealpine.
Nessun rischio, quindi, per ora per la continuità del servizio idrico.
Al momento i cittadini della provincia non hanno motivo di preoccuparsi rispetto all’acqua che sgorga dai loro rubinetti. Ma ciò non significa che non si debba prestare una grande attenzione a come si usa l’acqua. E non solo in questo particolare periodo. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato un decreto con il quale, a causa della grave situazione di deficit idrico che sta interessando il territorio e a sostegno della popolazione, dell’ambiente e delle attività produttive interessate, dichiara lo ‘stato di emergenza regionale’ che resterà in vigore fino al 30 settembre 2022. Il decreto raccomanda “a tutti i cittadini di utilizzare la risorsa acqua in modo estremamente parsimonioso, sostenibile ed efficace, limitandone il consumo al minimo indispensabile”
CONOSCI LA NOSTRA ACQUA E COME LA USIAMO?
In Italia il consumo pro capite di acqua potabile è molto elevato: si attesta (secondo i dati Istat del 2019) a 243 litri per abitante al giorno, contro una media europea di 125 litri. I principali consumi dell’acqua riguardano l’irrigazione (51%), gli usi industriali (21%), gli usi civili (20%), la produzione di energia (5%) e la zootecnica (3%). Le fonti di approvvigionamento di acqua per uso civile, per i nostri rubinetti, sono per l’84,3% acque sotterranee, per il 15,6% acque superficiali (corsi d’acqua, laghi e invasi artificiale) e infine per l’0,1% acque marine o salmastre.